Museo dell’ossidiana

Il Museo dell’ossidiana inaugura nel marzo del 2010 nel comune di Pau, piccolo centro dell’Alta Marmilla, in provincia di Oristano, ubicato sul versante orientale del massiccio vulcanico del Monte Arci.

Esiste al mondo una sola altra esperienza assimilabile: l’Obsidian Museum of Archeology di Nagawa (Nagano), insieme al Center for Obsidian and Lithic Studies, col quale il Museo di Pau è legato da una convenzione dal 2014.

Alla risorsa ossidiana è legata una straordinaria valenza culturale che risiede in un duplice aspetto: geologico e archeologico. La diffusione territoriale dell’ossidiana, nota ai più per le sue caratteristiche di colorazione prevalentemente nera e per la suggestiva brillantezza e la straordinaria capacità di taglio, è estremamente rara. La sua formazione è legata a poche formazioni vulcaniche, la cui distribuzione, riferita alla parte occidentale del Mare Mediterraneo, si limita alla Sardegna (e in essa, al solo Monte Arci), alle isole siciliane di Lipari e Pantelleria e alla piccola isola di Palmarola, nell’arcipelago pontino. La sua importanza è altrettanto rilevante in termini archeologici, in quanto l’ossidiana costituisce in epoca neolitica materia di lavorazione complessa e raffinata oggetto di scambio tra le comunità che hanno abitato le coste del bacino mediterraneo. La visita al Museo dell’ossidiana di Pau costituisce una vera e propria esperienza multisensoriale a diretto contatto con la materia e con la preistoria. Si compone di 4 sale, un corridoio e una saletta immersiva, che ripercorrono la storia dell’ossidiana, dalla sua antichissima formazione, al momento in cui venne scoperta dalle comunità che iniziarono ad impiegarla per realizzare strumenti utili per la vita quotidiana.

Si consiglia di effettuare la visita al museo con la guida di una delle operatrici, per la possibilità di personalizzare la vostra esperienza di conoscenza e per la possibilità di interagire con chi vi accompagnerà. In alternativa è disponibile un’ottima audioguida multilingue, fruibile in italiano, inglese, tedesco e francese.

Imperdibile la visita al sentiero di Sa Scaba Crobina, il nero cammino ricoperto da innumerevoli schegge di ossidiana derivanti dalla sua antica lavorazione.

Orari, Biglietti e Contatti

ORARI

aperto da mercoledì a domenica: 10.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00. E su prenotazione per gruppi

COSTO BIGLIETTO

€. 5,00 visita libera. €. 6,00 con visita guidata. Per riduzioni e proposte a pacchetto si rimanda al sito web: www.museossidiana.it

info@museossidiana.it

(+39) 0783939134

(+39) 3406110153

(+39) 3472460791

Indirizzo

Via S. Giorgio, 8, 09090 Pau (OR)

L'Ossidiana

L’immagine comunemente diffusa dell’ossidiana è quella di una roccia dal colore nero intenso e omogeneo, tanto che nei cataloghi di alcuni prodotti industriali non è infrequente l’impiego della notazione di colore “nero ossidiana”. A seguito dei processi di ossidazione di alcuni minerali, in particolare il ferro, l’ossidiana può, tuttavia, acquisire colori variamente cangianti, tra cui il verde, il rosso, il marrone. I minerali presenti nel fluido vetroso sono così numerosi che esiste persino un tipo di ossidiana denominata arcobaleno, in ragione delle numerose gradazioni di colore che restituisce, se adeguatamente illuminata

Parco dell’ossidiana "Sa Scaba Crobina"

Il Parco dell’ossidiana, distante 3 km dal paese di Pau, costituisce l’ideale estensione di visita al Museo dell’Ossidiana. Nel Parco sono state individuate numerose officine di lavorazione neolitica del tagliente vetro vulcanico, la più estesa delle quali, in località Sennixeddu, racchiude il sentiero denominato de “Sa Scaba Crobina”, ovvero la scala corvina, nera come le ali di un corvo. Si tratta di un percorso boschivo che si inerpica tra alte querce e macchia mediterranea, ricoperto da una straordinaria quantità di schegge e scarti di lavorazione preistorica. La presenza degli scarti, eccezionale per estensione e rilevanza archeologica, è l’esito di un’attività di scheggiatura protratta nell’area per oltre 3000 anni (4300-1200 a.C.).

Le officine di scheggiatura preistorica del Parco dell’ossidiana di Pau, oggi percorribili a piedi in visite dedicate, costituiscono un’esperienza unica di immersione in luoghi di antica memoria. Lo studio degli scarti di lavorazione preistorica rinvenuti al loro interno ha contribuito in maniera determinante alla comprensione delle principali tecniche impiegate dagli artigiani del Monte Arci, a partire dal periodo Neolitico, al riconoscimento delle catene operative messe in atto e alla comprensione delle forme di circolazione e di scambio della risorsa ossidiana sulle lunghe distanze, oltre i confini insulari.

“Sa Scaba Crobina” è a tutti gli effetti un’area museale a cielo aperto, di innegabile suggestione ma di altrettanto evidente fragilità. Oggi l’ossidiana è una risorsa sottoposta a tutela. All’interno dell’area del Parco sono vietate la raccolta e le attività indebite di scheggiatura.